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Camminando a piedi, per un sentiero, nel bosco, stretto e tortuoso (dopo circa dieci minuti), è possibile ammirare una roccia di pietra arenaria. I disegni su quella grande pietra, circa 30 anni fa (1964), erano molto evidenti, ora un po' il tempo, un po' i cacciatori che spesso si divertono a fare tiro a segno, hanno quasi rovinato tutto. Gli esperti hanno definito, ciò che è possibile vedere, non “Graffiti”, ma “Pitture rupestri”. Questi disegni non sono incisi nella Roccia, ma solo pitturati sulla sua parete liscia. Questo luogo, almeno diecimila anni fa, offriva, sicuramente, tutto quello di cui quelle persone avevano bisogno: era particolarmente riparato dai venti freddi provenienti da Nord; qui raramente arrivava la neve (siamo a circa 500 metri sul livello del mare); questo bosco poi, doveva abbondare di cacciagione: cervi, bufali, cinghiali, lepri, lontre, sicuramente, popolavano questi luoghi e utilizzavano il lago soprastante, detto poi Lago Pensile, come abbeveratoio naturale. L' indicazione dei dipinti, doveva essere un enorme riparo naturale capace di offrire tutte le comodità di cui quei nostri forti antenati, avevano necessità: calore, difesa, tranquillità. In questa specie di caverna, alla luce del grande fuoco sistemato sul lato aperto per impedire l' aggressione di animali feroci, e dopo aver mangiato a sazietà , un uomo, per ringraziare il Grande Spirito che aveva permesso quell' abbondante cacciagione, pensò di pitturare su questa parete rocciosa, i tratti di cervi, di uomini e alberi: gli elementi più importanti del suo mondo. Dopo aver “progettato” la scena nella sua mente, quell' uomo nel cranio vuoto del cervo ucciso il giorno prima, pestò terra, sangue, interiora dello stesso animale ed erbe di vario genere, ricavandone un intruglio color rosso ocra che con la parte appuntita di una selce spalmò sulla parete levigata della roccia delimitando i contorni delle varie figure che ancora possiamo ammirare. Un “capolavoro” arrivato sino a noi: testimonianza dell' esistenza dell' autore e della sua gente, ma anche del loro modo di vivere e di pensare. |
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