Benvenuti al Borgo Rurale Piano del Conte
 
un percorso storico che inizia nel 1920
 
 

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Castello di Lagopesole
   
   
   
 
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Il Lavoro dei Campi anni 20
   
Il Lavoro dei Campi anni 40
     
 
 
La Chiesa di San Filippo Neri
inaugurata nel 1928
       
   
 
       
   
 
       
 
Comè Nato il Borgo Rurale di Piano del Conte
   
     
 

Il “BORGO RURALE “ PIANO DEL CONTE si trova ai piedi del castello di Lagopesole, un fondo lacustre, ora bonificato, del lago pensile, dal cui ristretto bacino ha origine il Bradano. Scendendo, verso il centro della conca si vede la croce di una Chiesa: è la cappella di San Filippo. Sorta per interessamento del principe Filippo Andrea Doria Pamphjli perciò dedicata a San Filippo nel contesto di un complesso di costruzioni, designato, organizzato e diretto con sacrifici immani e passione di agricoltore innammorato del suo ideale, quale fu il Dott. Luigi Croce, la Chiesa fu innaugurata nel 1928. Nel processo di bonifica integrale in atto secondo il Croce l'educazione, non solo agricola, del contadino doveva avere gran parte. E perciò oltre alla costruzione di una stalla razionale per l'allevamento dei bovini, di un caseificio e degli alloggi per gli addetti all'azienda agricola, oltre ad una scuola agraria con annesso convitto per gli orfani di guerra, già passati per le istituzioni dell' Opera Nazionale del Mezzogiorno diretta onorevolmente e con fede, prima dalla signorina Panceri, poi dai discepoli di Padre Semeria si pensò anche alla costruzione di una Chiesa. Si compone di una sola navata con un bell'altare in marmo bianco, affrescata dal prof. Mario Barberis, con simboli richiamanti l'attività agricola, sottolineati da versi ricavati dal cantico di frate sole di San Francesco d'Assisi. Qualche anno dopo, però, chiusa la scuola ed il convitto, la chiesa fu abbandonata, interdetta al culto ed usata come magazzino di derrate. Riatta a cura dell'Ente di Sviluppo per la riforma Fondiaria in Puglia e Basilicata, nel 1954 fu riaperta al culto per dare un'assistenza religiosa nei giorni festivi ai numerosi mezzadri, divenuti nel frattempo assegnatari dei terreni della vecchia azienda agricola del Principe Doria. Una mano poco esperta tentò ma con scarso successo di riprendere i dipinti del Barberis, lungo le pareti della Chiesa, che quindi rimasero per sempre compromessi. Tuttavia si conservano del Barberis due belle tele, dipinte sul luogo all'epoca della costruzione della Chiesa, su cui sono ritratti San Giovanni Battista e San Pietro Apostolo. Un altro dipinto di autore ignoto, meno pregevole, raffigura La Madonna e San Filippo attorniata da bambini. Vi è anche un crocifisso dipinto su tela da una mano di artigiano locale. Nel 1958 fu acqistata una statua di San Filippo in carta pesta, per portarla in processione il giorno della festa che cade il 26 maggio. Il 23 novembre a causa dell'evento terrulico la Chiesa venne gravemente danneggiata e chiusa, per opere interminabili di restauro. Il 26 maggio 2001 la Chiesa è stata riaperta, riportando la maggior parte delle sue bellezze alla visita dei fedeli.

Testimonianza storica del Parroco Don Antonio Verrastro

 
     
   
               
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